Raccontar(si) a Mantova
a cura della Società Italiana delle Letterate
dell’associazione Giardino dei Ciliegi
dell’Università di Firenze
del Comune di Prato
Proposta di esemplificazione in una giornata/una giornata e mezzo, nella primavera del 2005, del laboratorio di intercultura di genere che si tiene ogni anno, la prima settimana di settembre, a Villa Fiorelli a Prato, giunto nel 2004 alla sua quarta edizione.
Premessa. Cos’è il laboratorio “Raccontar(si)”
Il laboratorio tiene fisse le sue due coordinate di fondo (intercultura e genere), mentre di anno in anno aggiorna un tema centrale (2000: “Raccontarsi”; 2001: “Singolarità”; 2003: “Complessità”; 2004: “Diversità”) attorno al quale si organizza l’intera settimana.
La settimana prevede, in linea di massima, lezioni al mattino e seminari al pomeriggio, entrambi centrati sulla pratica della lettura/scrittura/racconto/ascolto.
Sia nelle lezioni che nei seminari si ha cura che molte discipline e molti codici comunicativi vengano messi a contatto, e che alle attività della mente si accompagnino quelle del corpo.
Il laboratorio è anche un momento importante di sperimentazione didattica e di pedagogia di genere, e ha fra i suoi obiettivi quello di lavorare sulle dinamiche dello scambio e della trasmissione dei saperi.
La presenza programmatica di donne di diverse competenze e provenienze culturali garantisce la dinamica vitale fra teorizzazione ed esperienza.
Ogni anno i risultati del laboratorio vengono elaborati in un volume, accompagnato dalla riflessione su come restituire attraverso la scrittura e, appunto, il “raccontare/raccontarsi”, la straordinaria ricchezza dell’esperienza.
Proposta. “Raccontar/si a Mantova: Seminario di formazione di genere e intercultura”
Il seminario, da svolgersi fra un sabato e una domenica entro la primavera del 2005, ha come tema Le narrative della diversità Le relazioni introduttive (di Clotilde Barbarulli, Liana Borghi, Elena Bougleux, Mary Nicotra, Elena Pulcini) verranno seguite da laboratori su alcune parole-chiave (genere, intercultura, diversità, complessità, singolarità, empowerment....).
Si prevedono inoltre:
1) un incontro con scrittrici migranti (Christiana De Caldas Brito, Toni Maraini, Igiaba Scego); 2) la presentazione delle pubblicazioni relative all’esperienza di Villa Fiorelli (Visioni in/sostenibili: Genere e intercultura, Cagliari, CUEC 2003; Figure della complessità: Genere e intercultura, Cagliari, CUEC 2004, ambedue a cura di Clotilde Barbarulli e Liana Borghi).