La disposizione degli oggetti ci tradirà?
Performatività degli oggetti
Con il convegno “Scansioni irregolari”, organizzato in preparazione di questo convegno biennale, noi di Firenze avevamo pensato di estendere il tema ‘personagge’ a figurazioni e oggetti letterari in relazione di contiguità con il contesto, s/oggetti eccedenti e obliqui palesemente attraversati dall’inconscio, dagli affetti e dal socio-politico, che costringono a pensare altri/menti. Nella realtà così “spettinata” (Jelinek) come l’attuale –
dicevamo — quali libri o fumetti o film, quali spazi figurali, quali movimenti narrativi, quali rapporti fra umani, non umani e l’ambiente, s’impongono al nostro sguardo? Si cercavano transazioni fra l’io e il mondo, scansioni differenti fra chi legge e chi scrive, sia per riflettere sui corpi in relazione con paesaggi, oggetti, animali, guardando alle ingiustizie della Storia, sia per parlare di altri incontri obliqui con oggetti in testi dove le resistenze femminili agiscono tra opacità e responsabilità, fra affettività e passione politica.