Dalla metà degli anni ’90 il Vaticano conduce una crociata contro quella che definisce “ideologia del gender”. Dietro questo label deformante mette qualunque intervento politico, culturale, giuridico e teorico mirante alla denaturalizzazione delle norme e delle gerarchizzazioni che attraversano e definiscono l’ordine sessuale in vigore.
Osservando le “messe in scena e in azione” nello spazio pubblico francese e italiano, emergeranno le omologie strutturali e le connessioni sovranazionali tra i due Paesi insieme alle specificità nazionali nelle retoriche e nelle strategie utilizzate dai gruppi “anti-gender”. Saranno evidenti in conclusione gli effetti performativi di queste performance che di una formula retorica priva di referente nel campo intellettuale hanno prodotto un artefatto foriero di effetti sociali nel campo politico.